mercoledì, agosto 02, 2006

Casamento

Sabato notte. La citta` e` gelida, immensa e ti disorienta come samba. Ma senza passione. Senza carne. Cerco la villa delle nozze. Non si trova. Finiamo tra un`autostrada e il fiume principale: una fogna a cielo aperto. Da un anno venduta come la piu` grande opera pubblica del Brasile. La villa non si trova. Attorno solo prostutite, ossia travestiti. I travestiti brasiliani sono proprio come te li aspetti. Da lontano sembrano dive degli anni `50. Ancora niente. L`autista, Mingus, vacilla. Sono le 22, due ore di ritardo. Tra avenida Paulista e rua Augusta c`e` un taxi rovesciato, alcune luci, rumori. Qualche ricordo del sabato sera. Ancora niente. Da lontano, luci verdi. Neon verdi potentissimi. Decine di bodyguards, negroni enormi vestiti da pinguino, e giapponesi fini come aguzzini. Cuffie alle orecchie, movimenti lenti e decisi. Sono arrivato. Il primo negrone apre la porta del taxi. Il secondo prende la giacca. Il terzo lo zaino. Il giapponese manda via il taxi. La villa. Senza limite, senza fantasia: rettangolare, gigante, altissima, milioni di luci sparate per disorientarti, centinaia di persone. Allucinogena. Vestiti da star. La serata degli oscar in salsa paulista. Notte gelata. Auguri.