sabato, agosto 05, 2006

Polícia

Ore 22. L'autobus scende tortuosamente la serra do mar. I freni puzzano di bruciato. Nelle salite lo sforzo e' disumano, il passo umano. Luci in mezzo alla strada. Torce, fari sparati addosso a noi. Controllo antidroga. Salgono in 5: rimanete completamente immobili. Due jeep scortano l'autobus in una stradina buia e senza uscita. Tutti giu', l'uno dietro l'altro. Gírati. Braccia aperte. Gambe divaricate. Non ti girare. Non ti girare! Come ti chiami. Lo zaino e' tuo? Allontanati: rimani fermo a due metri da me, immobile. Guardami. Controllo antidroga. Ora siediti. Documenti. Italiano, eh? Svuotano tutto, tasche, borse. Due fricchettoni francesi hanno qualcosa nella borsa. Sento che parlano, divorati dalla paura. Li prenderanno. Silenzio! Arriva un gruppo di ragazze vestite di shorts fucsia e bikini. E' la squadra di pallavolo della citta' vicina. Potete risalire. Controllo finito. "Arrivederci, italiano bello!"

2 Comments:

pupitta said...

Mi e' sembrato di essere sull'autobus. Sentire i passi dei cattivi.

11:44 AM  
pupitta said...

Mi e' sembrato di essere sull'autobus. Sentire i passi dei cattivi.

11:45 AM  

Posta un commento

<< Home