Novembre
Ho pubblicato sul mio sito alcune foto con sottofondo musicale (Il mercato degli dei di Battiato) sulle miniere di Potosi, in Bolivia ( www.andrearuggeri.it ). Sono state tutte scattate nella mattinata del 7 settembre, ero completamente stordito dall'assenza di ossigeno, ho sofferto per la claustrofobia, sono rimasto intrappolato mezz'ora in un cunicolo morto per via di un'esplosione, ero depresso e conoscevo solo poche parole di spagnolo; adesso capisco di avere nostalgia della Bolivia, della quale non ho capito nulla.
Nelle ultime settimane il caldo prosciuga ogni cosa, di notte la temperatura non scende sotto i trenta gradi ed ho voglia di tornare in montagna. Il lavoro nella riserva procede, ma è difficile, tutto bolle, polvere calda, umidità, furti, e non credo neanche poi tanto al progetto al quale sto collaborando. Se anche chi nasce in questa città dimenticata da dio è segnato a vita da violenza e abbrutimento mentale, chi nasce indio nell'aldeia non ha, purtroppo, nessuna speranza. Ieri sono uscito a far foto ad un gruppo di ragazzi, vicini di casa, che giocavano per strada ad una specie di baseball (nella foto in alto, uno di loro). Petto nudo e bermuda, sorriso ilare, appena hanno sentito che ero italiano mi hanno invitato tra loro a bere tererè (come il mate argentino ma con acqua fredda), quando ho detto che lavoro con gli indios hanno risposto "indio bom è indio morto".
A me manca l'autunno, il freddo, le notti per scaldarsi, i letti bianchi. Insomma come ai brasiliani in italia mancano i trenta gradi tutto l'anno, a me mancano le stagioni. Fra meno di tre settimane andrò a Iguazù e farò il bagno sotto le cascate.
1 Comments:
cómo hiciste para meter tu cabeza en esa heladera??gordo!!!jaja...la venganza por haberme dicho vaca por tercera vez desde que nos conocemos...tonto!te quiero, mucho...shierto nacho?
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